NEI MIEI PANNI

Spesso dall’incontro con una persona diversamente abile nascono riflessioni e interrogativi che non sempre incontrano uno spazio dove poter essere discussi, e il silenzio generato innalza poi muri che ostacolano l’inclusione, allontanando sempre di più questi due mondi così uguali ma allo stesso tempo così diversi. Parlare della disabilità è il primo passo per riuscire a renderla sempre più normale, e sentirla come una realtà vicina da cui non serve fuggire

Da questo nasce l’idea di lavorare con i bambini per modificare la loro percezione della diversità e vincere i pregiudizi. Con il supporto di una psicologa esperta, attraverso una partecipazione attiva, lo studente avrà la possibilità di riflettere e confrontarsi sul tema attraverso discussioni guidate e simulazioni che gli consentiranno per la prima volta di mettersi realmente nei panni dell’altro.

La nostra speranza è che questi piccoli assaggi di diversità possano contribuire a cambiare il loro modo di approcciarsi a chi è “diverso”, sviluppando empatia e interesse per chi non rispecchia i canoni perfetti imposti dalla società. Accompagnare i bambini in questo percorso sarà come piantare dei piccoli semi di solidarietà, che ci aiuteranno a costruire poco per volta un futuro di vera integrazione, in cui la disabilità venga finalmente vista non più solo come un peso ma come una vera e propria fonte di arricchimento.

Questo progetto è stato realizzato all’interno delle scuole primarie del territorio spoletino, nell’ambito dell’iniziativa comunale “Spoleto per le scuole”.